"La Toscana è l'unica Regione che riconosce la medicina complementare e Cracolici ha rappresentato quell'inizio che oggi fa della Toscana un centro di dibattito internazionale" ha sottolineato il presidente della commissione. "E' giusto che questa opera diventi storia ufficiale, è tempo di riconoscere a questa figura la capacità di far cambiare la mentalità, perché non c'è medicina alternativa che si contrappone alla medicina ufficiale, ma c'è la straordinaria forza dell'organismo che ha in sé la capacità di guarire".
E se l'agopuntura rinasce a Firenze come consapevolezza del suo valore si deve soprattutto all'impegno e alla tenacia di Nello Cracolici, come hanno ricordato Calogero Surrenti, Antonio Panti, Alfredo Vannacci, Giorgio Morales, Sonia Baccetti e Franco Cracolici, che continua l'opera del padre.
"Mio padre ci ha trasmesso la medicina intesa come arte, scienza e magia – ha detto il figlio Franco - ma soprattutto amore verso l'altro". "Grazie a lui lo sviluppo dell'agopuntura nel nostro paese ha preso una certa direzione – ha concluso – ed ha portato l'utopia a realizzarsi".
Gli interventi - che hanno spaziato dalla didattica e ricerca su agopuntura e medicina tradizionale cinese a contributi sulla figura di Nello Cracolici: uomo, medico, agopuntore e amico - hanno raccontato una vita di entusiasmo e di passione, "una vita che ha il merito di aver lasciato una traccia nei nostri cuori", come ha scritto il presidente della Società italiana di Agopuntura Roberto Gatto.
"E' con grande onore che consegno il Gonfalone d'argento al figlio Franco – ha sottolineato il presidente della commissione Sanità – che prosegue in maniera straordinaria il lavoro del padre".
Presente alla cerimonia e particolarmente commossa la moglie e la figlia di Nello Cracolici, signora Gisella e Lucilla.
Paola Scuffi
Quotidiano Telematico dell'Agenzia per le attività di informazione del Consiglio Regionale della Toscana