Vai al contenuto

fotolia 43664086 xsLa medicina cinese è annoverata tra le medicine non convenzionali e si ritiene costituisca il più antico sistema medico conosciuto. Essa è un sistema medico complesso, la cui versione più diffusa è il modello della Medicina Tradizionale Cinese, nota anche con la sigla MTC, la cui fondazione risale all’epoca di Mao. Quando invece si parla di Medicina Classica Cinese (MCC) si fa riferimento ai modelli medici più antichi.

La Medicina Cinese si basa ovviamente su una sua lingua ed una sua cultura. Le distanze tra la medicina cinese e la medicina occidentale sono prima di tutto distanze tra ambiti di pensiero più vasti, differenze nella concezione della natura e del suo rapporto con l’uomo, ma ancora più profondamente differenze tra modi di sistematizzare il mondo e di pensarne i problemi. Se le domande che ci si pongono sono diverse, non deve sorprendere che le risposte siano molto differenti e difficilmente comparabili. Chi legge per la prima volta testi di medicina cinese ha difficoltà a capire quale posto abbiano nel mondo del reale termini come QiYin e yangMeridiani, 5 fasi, ecc.

Questo problema è acuito dalle cattive traduzioni di questi termini apparse in occidente, le quali hanno legato la Medicina cinese all’ambito New Age (Qi letto come Forza Vitale è un classico esempio) e che invece le è sommamente alieno. Per superare questo ostacolo è necessario sforzarsi di andare oltre l’aspetto strano e antiquato dei termini, per analizzare invece le relazioni che li legano e imparare ad apprezzare la struttura della teoria. Anche la scienza occidentale contemporanea è piena di termini assolutamente oscuri ai non iniziati e a volte estremamente fantasiosi, ma basarsi solo su questo per condannare una teoria è quantomeno superficiale.

Un altro problema è rappresentato dalle “letture” occidentali della Medicina cinese, spesso polarizzate (anche se negli ultimi anni le cose sono molto migliorate) verso una denuncia acritica e disinformata, che rende la Medicina cinese un fenomeno antiscientifico ed ingenuo; oppure verso un’apologia totale e misticheggiante, che considera la Medicina cinese salvifica, la medicina perfetta, il sistema onnicomprensivo.

Entrambi questi approcci non rendono ragione della realtà multiforme del fenomeno: il risultato di centinaia di anni di discussioni e critiche, analisi, sperimentazioni e, tentativi di approfondimenti filosofici, hanno contribuito affinché, con detti impegni, fosse possibile superare la crisi dell’incontro avvenuto con la medicina classica cinese, risultando questi, la base principale per una vasta parte della popolazione mondiale.

D’altro canto, questo sistema è figlio della sua cultura, è un prodotto umano, una sistematizzazione che non risponde solo al “dato” ma anche agli indirizzi teorici e al profilo filosofico nel quale è nata, e ne sconta limitazioni e rigidezze. Solo attraverso un approccio storico, che valuti quindi la Medicina cinese nell’insieme del suo sviluppo e delle sue relazioni e non solo nel prodotto finale, si può rendere giustizia a un sistema veramente affascinante anche solo come avventura intellettuale.

Si può citare a questo proposito l’opinione di uno dei più importanti storici della scienza cinese (Nathan Sivin1968): la tradizione cinese è certamente scienza, secondo qualsiasi definizione che non sia completamente campanilistica, ma eccetto che a quel livello che la rende scienza, i suoi obiettivi divergono in maniera così costante dai nostri che qualsiasi similitudine diventa gratuita.

 

Fonte: Wikipedia, L’eniclopedia Libera